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LA MATRICE EXTRACELLULARE

LA MATRICE EXTRACELLULARE

 

La matrice extracellulare (ECM) costituisce l’ambiente in cui si trovano immerse le cellule dell’organismo e con cui devono continuamente interagire per le loro funzioni vitali.

La ECM è costituita da due principali classi di macromolecole che sono prodotte localmente e continuamente degradate e risintetizzate: GLICOSAMINOGLICANI (acido ialuronico) e altre PROTEINE (elastina,  collagene). Il collagene è la proteina più importante e conferisce integrità, stabilità e proprietà meccaniche organo-specifiche.

Secondo gli studi più recenti, la matrice extracellulare non svolge solo una funzione strutturale di sostegno, conferendo agli organi forma e consistenza, ma ha anche molte altre funzioni; in particolare consente un flusso incessante di molecole (nutrienti, mediatori chimici, farmaci e sostanze di rifiuto) tra il compartimento ematico e quello cellulare, facilitando la comunicazione e gli scambi fra le cellule e, ove previsto, orientandone la migrazione delle cellule in risposta a specifici stimoli lungo ben precise direzioni.

Con il passare degli anni la matrice extracellulare, perde progressivamente la sua integrità morfo-funzionale a causa di diversi fattori: infiammazione cronica, stress, traumi, infezioni, abuso di farmaci, insufficienza funzionale del sistema linfatico, alimentazione scorretta, accumulo di AGEs.

Questi fattori ed in particolare lo stress cronico attivano cronicamente le metalloproteasi della matrice (in sigla MMP) che determinano una degradazione dell’ECM (del collagene e altre componenti).

La conseguenza è che gli scambi metabolici rallentano, la comunicazione tra le cellule viene compromessa e i residui tossici delle attività cellulari si accumulano innescando un pericoloso circolo vizioso che accelera i segni dell’invecchiamento, il catabolismo muscolare e favorisce a sua volta l’infiammazione (che diventa un mezzo per l’organismo per il rimodellamento dell’ECM e lo smaltimento) .

Il processo di riparazione tissutale, viene notevolmente rallentato con accumulo di sostanze lesive o non più utili. Le cellule risentono immediatamente delle alterazioni della matrice riducendo la loro capacità di assimilare i nutrienti ma anche di reagire all’azione dei farmaci ai normali dosaggi.

Inoltre, il trasporto degli ormoni e dei neurotrasmettitori diviene inefficiente e la sensibilità cellulare ad essi si riduce, facilitando l’insorgenza di malattie metaboliche.

Col tempo le alterazioni biochimiche e funzionali della matrice (con conseguente  difettosa comunicazione tra le cellule e la matrice stessa) facilitano l’insorgenza o aggravano condizioni croniche e degenerative a carico di tutti gli organi (tumori compresi). Tra le prime strutture ad essere interessate da questo processo ci sono quelle appartenenti all’apparato osteo-muscolare (dolori articolari, muscolari etc.).

Dall’inizio alla fine della propria vita, ogni cellula abbisogna della matrice extracellulare così come un pesce dell’acqua. La salute del pesce non dipende solo dalla sua integrità fisica, ma anche dalle buone condizioni dell’acqua in cui nuota.

DIAGNOSI

Lo stato della matrice si può valutare indirettamente con l’esame obiettivo e misurare con strumenti particolari come la bioimpedenziometria  (BIA – ACC) (disponibile presso il nostro studio).

TERAPIA

Per migliorare lo stato della matrice è necessario:

  • rimuovere i fattori che hanno determinato la sua alterazione (alimentazione scorretta, infiammazione, stress cronico)
  • assumere prodotti naturali per bocca
  • sottoporsi a trattamenti con un utilissimo strumento che è il Vega matrix (disponibile presso il nostro studio)
  • eseguire una mirata e personalizzata attività fisica
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