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L’IMPORTANZA DEL “DOLCE FAR NIENTE”

L’IMPORTANZA DEL “DOLCE FAR NIENTE”

I recenti sviluppi nelle neuroscienze ormai confermano che, oltre alla necessità di buon sonno (per quantità, qualità e fascia oraria), sono indispensabili nella giornata momenti di noia, vuoto, in cui non facciamo nulla, siamo scollegati.

In questi momenti si attivano particolari aree del cervello (Default Mode Network) indispensabili in importanti processi mentali e che sembrano coinvolti in problematiche psicologiche.

In un mondo di continui stimoli, attività, pubblicità, messaggi (dei cellulari e non solo), i momenti di “relax” in cui la mente vaga sono sempre di meno o inesistenti: il nostro cervello ne fa le spese in termini di memoria, creatività, attenzione e sonno scadente.

È paradossale che ci stiamo abituando sempre più a saltare da uno stimolo cognitivo all’altro, da una cosa da fare all’altra con la conseguente incapacità di concederci la possibilità di trovare questi momenti in cui la mente è disimpegnata dall’elaborazione di informazioni esterne.

Questi momenti sono necessari, anzi indispensabili, ad elaborare ciò che capita dentro e fuori di noi e far sedimentare la mole di informazioni che occupano di continuo la nostra attenzione.

 

Dr Vito Causarano

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